“In riferimento al servizio Taxi presso l’aeroporto di Birgi, ci permettiamo segnalare una situazione che rischia di creare forti tensioni fra gli operatori di Trapani e quelli di Marsala”. A lanciare l’allarme è il segretario provinciale della Cna di Trapani, Luigi Giacalone, il quale fa leva sul decreto  del settembre 2016  del Presidente della Regione con cui viene stabilito che l’espletamento del servizio sia affidato agli operatori della Città di Marsala, ma anche a quelli di Trapani, nella misura del 50%. Nello il decreto specifico prevede:

– la suddivisione degli stalli destinati all’interno dell’area aeroportuale, nella misura del 50%

– il numero delle vetture autorizzabili ad effettuare il servizio Taxi presso l’aeroporto. Al momento il Comune di Marsala ha autorizzato 10 imprese, quello  di Trapani 25.

– tariffa unica per i servizi resi, sia verso l’area urbana del Comune di Trapani che verso l’area urbana del Comune di Marsala. Tariffa a tassametro per tutte le altre destinazioni. La ripartizione dell’utenza sarà indifferenziata.

“Da qui nasce il problema conflittuale e di ordine pubblico tra gli operatori dei due comuni – rileva Giacalone –  infatti, mentre il Comune di Marsala prevede per il servizio una tariffa unica di 20 euro, quello di Trapani l’ha fissata a 30 euro. Buon senso vorrebbe che i due comuni concordassero una tariffa unica, ma siccome al momento ciò non è stato possibile, riteniamo che tale situazione non può essere risolta con l’invito rivolto dalle Istituzioni del Comune di Trapani, che regolamentano la viabilità all’interno dell’aeroporto, ai tassisti di Marsala di non svolgere il servizio, anche perché questi ultimi negli anni passati hanno fatto importanti investimenti per attrezzare meglio la propria attività. Pertanto si chiede alle autorità competenti – conclude Giacalone –  di risolvere tale situazione e in attesa di ciò non negare ai tassisti di Marsala la possibilità di svolgere il loro lavoro presso l’aeroporto di Birgi”.