“E’ incomprensibile la penalizzazione dei servizi di estetica che operano nelle zone rosse. Vanno immediatamente riaperti”. Lo chiede con forza CNA Benessere e Sanità Sicilia. Pur condividendo le preoccupazioni per l’aumento dei contagi nella nostra Regione, continua ad apparire inaccettabile, alla luce del nuovo decreto del 14 gennaio ’21, l’esclusione dei servizi di estetica dalle attività che operano nelle zone rosse. Finora infatti queste imprese hanno sempre rispettato i protocolli di contenimento fissati dalle autorità pubbliche. Anzi, in moltissimi casi le misure di sicurezza adottate sono più stringenti e rigorose rispetto a quanto prevede la normativa. Ed in questa ottica non rappresentano in alcun modo fonte di contagio, poiché le modalità di svolgimento del lavoro non presuppongono la compresenza di più persone, non generando alcun assembramento. Sembra assolutamente irragionevole, che questa categoria, già penalizzata in maniera pesante dalle restrizioni sociali e dal forte calo dei consumi, possa essere nuovamente punita senza motivazioni oggettive. Va inoltre evidenziato un effetto collaterale della vicenda: infatti la chiusura delle attività di estetica favorisce l’illecito svolgimento della professione, vanificando così lo sforzo collettivo di contenere il contagio. CNA Benessere e Sanità Sicilia, come già ribadito nei mesi scorsi dalla Confederazione a livello Nazionale, chiede l’immediato reinserimento dell’attività di estetista tra quelle consentite anche nelle zone rosse.