Si è tenuta oggi, in contemporanea presso tutte le province rivierasche siciliane, la Conferenza Stampa di CNA BALNEARI dal titolo “SPIAGGE, LA RISORSA NON E’ SCARSA!”. L’appuntamento con i giornalisti si è snodato lungo la stessa direttrice di marcia con interventi, in presenza, dei responsabili provinciali del settore, mentre da remoto hanno dato il loro contributo Gianpaolo Miceli e Guglielmo Pacchione, rispettivamente coordinatore e presidente regionale di CNA Balneari Sicilia, e il coordinatore nazionale di CNA Balneari Cristiano Tomei. CNA Balneari, a pochi giorni dall’atteso pronunciamento della Corte di Giustizia Europea che dovrà esprimersi in merito ad una serie di punti relativi alla direttiva Bolkestein, ha ribadito con fermezza la necessità di prevedere una proroga rispetto alla scadenza della vigenza delle attuali concessioni demaniali, marittime, fluviali e lacuali, ad uso turistico e ricreativo. Una proroga, che superi la scadenza fissata al 31 dicembre 2023 dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza, per definire, a livello nazionale attraverso la mappatura, il grado di disponibilità della risorsa cosiddetta spiaggia da rilevare in tutti gli ambiti del demanio avente finalità turistica ricreativa, garantire la continuità per le attuali imprese concessionarie e al contempo, programmare nuove iniziative imprenditoriali, sospendere le procedure di evidenza pubblica, istituire un tavolo tecnico con compiti consultivi e di indirizzo in materia di concessioni demaniali che definisca i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile. Si tratta di misure e azioni, già approvate nella recente legge Milleproroghe, necessarie per avviare un confronto con le Istituzioni Europee al fine di trovare una soluzione definitiva all’annosa questione balneare italiana, verificare l’inapplicabilità, per le attuali concessioni demaniali, dell’art. 12 della Direttiva Europea sui Servizi (Bolkestein) assodabile dalla disponibilità del bene per nuove iniziative imprenditoriali, definire i contenuti per una riforma complessiva del demanio, riconoscere la tutela del legittimo affidamento e la continuità imprenditoriale per le attuali imprese operanti, a maggior ragione per quelle vigenti nel periodo antecedente al recepimento, nel nostro ordinamento, della direttiva europea sui servizi (Bolkestein).