“Priorità al guidato e blocco del tachigrafo”. E’ l’impegno assunto dall’Assessore regionale, Alessandro Aricò, intervenuto all’iniziativa pubblica di Cna Fita Sicilia che si è tenuta a Vittoria con un interessante focus sul tema “Le infrastrutture assicurano la modernità”. All’evento presenti anche i parlamentari Sallemi, Assenza e Dipasquale, oltre ai vertici della Confederazione: il presidente regionale, Nello Battiato, il presidente e il coordinatore regionale della Fita, Saro Tummino e Giorgio Stracquadanio, il vice presidente nazionale, Giuseppe Cascone, e il presidente territoriale di Ragusa, Giuseppe Santocono. Aricò ha risposto alle sollecitazioni, manifestando piena disponibilità ad individuare adeguate soluzioni legate alle criticità dell’autotrasporto. Nel suo intervento, l’Assessore regionale ha garantito “che entro l’anno il tratto Ispica-Modica verrà aperto”. Ha espresso parole rassicuranti anche per l’avvio imminente del nuovo bando per il tratto fino a Scicli, così come ha assicurato il suo impegno per la riqualificazione dell’autoporto di Vittoria”.
La CNA Fita Sicilia ha voluto sottolineare quanto poco adeguate siano le infrastrutture e quanto poca modernità caratterizza l’isola. E’ stata evidenziata come la condizione degli oltre 20.000 km di rete stradale siciliana e i 600 km di autostrada sia lontana anni luce dal concetto di modernità. Riflettore accesi pure sui limiti che rallentano lo sviluppo delle aree portuali, sia nella Sicilia Occidentale che in quella Orientale. “Eppure l’incidenza che hanno queste infrastrutture – è stato rilevato dagli esponenti della Cna – per le esportazioni dei nostri prodotti agricoli e per il turismo, è molto significativa. La piattaforma rivendicativa, posta all’attenzione dei rappresentanti delle istituzioni, punta inoltre a migliorare e agevolare le condizioni d’accesso nei porti degli autotrasportatori dando priorità d’imbarco ai mezzi guidati carichi. Solo così – è stato sottolineato – si può dare la possibilità alle nostre merci, in particolare all’ortofrutta della fascia trasformata, di arrivare in tempo utile nei mercati e ai centri della GDO. Inoltre è stato fatto notare, sia all’assessore cha alla deputazione, come i tempi di raccolta per formare il carico della merce ortofrutticola andrebbero esclusi dal calcolo del tachigrafo equiparando tale servizio alla raccolta del latte. Sollecitato pure il pagamento del marebonus bypassando gli armatori come da direttiva europea Nel corso della mattinata è stata poi attenzionata la questione relativa all’area del Sud Est siciliano, da sempre uno dei territori economicamente più dinamici del Mezzogiorno.
Per Cna Fita l’economia del territorio avrebbe bisogno, da tempo, di strade adeguate, di una logistica integrata e di piattaforme comuni. I lavori della Ragusa Catania da qualche settimana sono finalmente partiti, anche se dopo solo vent’anni di discussione. Il 90% del tratto autostradale Ispica-Modica della Siracusa Gela è completato, ma non si capisce quando sarà fruibile perché vi è una situazione problematica tra CAS e imprese realizzatrici che andrebbe risolta in tempi brevi. Inoltre, non si comprende quando la stessa autostrada sarà completata fino a Gela chiudendo così l’anello Catania, Siracusa, Gela. All’interno di questo reticolo di strade e autostrade in parte da progettare in parte da completare c’è la vicenda, triste, dell’autoporto di Vittoria. Se il Sud Est della Sicilia potesse raggiungere una condizione infrastrutturale dignitosa potrebbe diventare un quadrante logistico importante, cioè il punto di incontro ideale per il trasporto merci stradale, marino e aereo, al servizio dei comparti più significativi: agroalimentare e turistico.
La Cna Fita Sicilia continuerà a sollecitare positivamente il governo regionale esigendo provvedimenti e impegni concreti che diano risposte al comparto dell’autotrasporto e al suo bisogno di infrastrutture. Solo attraverso un confronto costruttivo si possono individuare soluzioni e strategie per poter migliorare e finalmente modernizzare le condizioni infrastrutturali sia del comparto e sia delle tante economie siciliane.