“Il provvedimento che intende ridurre la presenza di genere nelle giunte comunali, in discussione all’Assemblea regionale siciliana, rappresenta un pericoloso attacco alla democrazia”. Lo dichiara in una nota Claudia Calò, presidente regionale di Cna Impresa Donna Sicilia (CID Sicilia), commentando il disegno di legge sugli Enti locali, all’esame di Sala d’Ercole, che abbasserebbe la percentuale della presenza di genere dal 40 al 20%.
“La nostra organizzazione – aggiunge – intende opporsi alla suddetta misura, poiché significativa di una politica di arretramento ed in totale contrapposizione con le politiche nazionali ed europee. Il CID Sicilia invita la Giunta regionale ad adottare azioni volte a difendere e agevolare l’ingresso delle donne in politica e nei ruoli istituzionali, invece che ridurli. Le donne si sono dimostrate capaci e all’altezza dei cambiamenti, dalla transizione energetica a quella digitale, sensibili ai temi ambientali e capaci di una visione seria e concreta”.
“CNA Impresa Donna Sicilia – conclude – da sempre sviluppa e sostiene politiche di inclusione e valorizzazione delle donne. Invitiamo, pertanto, l’Assemblea regionale siciliana a cambiare rotta e ad ampliare le sue politiche sulle pari opportunità, guardando alla legislazione oltre lo Stretto, così come alle normative europee. La Sicilia diventi una Regione virtuosa, alla quale ispirarsi, sostenendo l’aumento della presenza delle donne nei diversi ruoli istituzionali”.
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