“Riteniamo indispensabile potenziare il ruolo dei Confidi come strumento strategico per migliorare l’accesso al credito delle pmi. È necessario promuovere una collaborazione più stretta tra Confidi, istituti di credito ed enti pubblici, rendendo i Confidi un vero e proprio ponte tra il mondo bancario e le imprese”. Lo dichiarano il presidente e il segretario della Cna Sicilia, Sebastiano Battiato e Piero Giglione durante l’Assemblea regionale di Cna Sicilia, sul tema “Credito alle imprese per lo sviluppo della Sicilia”, che si è appena conclusa presso il Cruise Terminal (Molo Vittorio Veneto) di Palermo.
“Negli ultimi dieci anni – aggiungono – le piccole e medie imprese hanno subito una significativa contrazione del credito bancario. Quelle con meno di 20 dipendenti hanno visto una riduzione del credito del 42%, un dato allarmante che minaccia la sopravvivenza e lo sviluppo di molte realtà produttive”.
“La desertificazione bancaria – spiegano Battiato e Giglione – è una delle cause principali di questa situazione. A livello nazionale, il numero delle banche è diminuito del 35%, con una drastica riduzione degli sportelli e del personale presente sul territorio, compromettendo l’accesso a servizi consulenziali fondamentali per le imprese. In Sicilia, il quadro è altrettanto preoccupante. Alla fine del 2023 operavano solo 41 banche con sportelli nella regione, di cui appena 15 con sede amministrativa locale, meno della metà rispetto a dieci anni fa. Nel solo 2023, 56 sportelli sono stati chiusi, riducendo i comuni serviti da 253 a 244”.
“Sollecitiamo interventi concreti – continuano Battiato e Giglione – per rafforzare la rete composta da Confidi, istituti di credito ed enti pubblici, attraverso misure normative e incentivi che facilitino l’erogazione del credito. Intervento sollecitato anche da Paolo Mariani, direttore di Uni.Co, il Consorzio di garanzia di Cna. Solo così potremo garantire un futuro più solido per le PMI siciliane, sostenendo l’occupazione e lo sviluppo economico regionale”.
“Il tema del credito impatta molto nel sistema imprenditoriale – conclude Otello Gregorini, segretario nazionale della Cna – in modo particolare nell’ultimo periodo quando c’è stato un fortissimo rialzo dei tassi d’interesse, che fortunatamente in questa fase stanno calando, ma dovrebbe essere un percorso più celere. Noi abbiamo cercato in tutti i modi di attrezzarci con i confidi, con i quali abbiamo fatto una bella esperienza di sistema e di sinergia, perchè il sistema bancario continua a dare meno soldi alla piccola impresa, guarda la grande e questo spazio cerchiamo di recuperarlo con i Confidi, perchè le piccole imprese devono essere aiutate e supportate nella loro azione e prospettiva”.
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