“Non ci sentiamo adeguatamente tutelati. Abbiamo bisogno del sostegno concreto e immediato delle Istituzioni, anche e soprattutto di quelle della Regione, a cui abbiamo rassegnato e rilanciato le nostre legittime rivendicazioni”. I noleggiatori con conducente auto e bus, aderenti a CNA Fita Sicilia, hanno preso parte alla giornata di mobilitazione che si è svolta a Palermo. In mattinata raduno in Piazza Indipendenza, nel pomeriggio una delegazione è stata ricevuta dall’Assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone. “Il nostro settore risulta fortemente penalizzato, non ha ottenuto dal decisore politico il livello di attenzione che merita rispetto ai pesanti danni economici subiti dagli effetti delle restrizioni governative – affermano Luciano Giannone e Massimo Spada, dirigenti regionali dell’Organizzazione, e Giovanni Brancati, coordinatore regionale della categoria – e purtroppo, in assenza di risposte che tardano ad arrivare, l’emergenza sanitaria continua inesorabilmente a produrre conseguenze negative sulla nostra attività quotidiana. C’è chi non riesce più ad andare avanti. Ma noi non vogliamo arrenderci e vanificare i sacrifici fin qui fatti. Nel confronto con l’Assessore Falcone – proseguono – abbiamo posto le criticità che stanno mettendo a dura prova gli operatori del settore. A partire dal fatto che circa il 20% non ha ancora percepito il bonus a fondo perduto. In riferimento a questa precisa sollecitazione, Falcone ha comunque assicurato che, entro fine marzo, sarà completato e definito il pagamento. Ha anche annunciato che entro il 30 aprile sarà aperto il nuovo bando per dare la possibilità a chi è rimasto fuori di potere fruire del ristoro. Abbiamo poi messo in evidenza la questione legata alla mancata integrazione in Sicilia del Tpl(trasporto pubblico locale), predisposta per decongestionare la mobilità in osservanza del distanziamento sociale. Nell’isola questa opportunità non ha avuto per la nostra categoria il ritorno sperato. Il servizio, per intenderci, è stato affidato prevalentemente alle aziende che hanno già le concessioni: loro hanno così potuto aumentare il fatturato, mentre la gran parte degli operatori privati è rimasta desolatamente e incomprensibilmente a guardare. Un altro elemento importante emerso dall’incontro con Falcone – concludono Giannone, Spada e Brancati – è stata la convocazione per il 4 marzo della Consulta per il Trasporto Pubblico non di linea, durante la quale avremo modo di avere ulteriori risposte e approfondimenti rispetto alle rivendicazioni poste”.