“Come si penalizzano le produzioni agricole e industriali siciliane? Mettendo balzelli! E così l’ETS (l’Emission Trading System) un meccanismo di mercato progettato per ridurre le emissioni di gas serra attraverso un sistema di quote, attualmente in vigore per il trasporto marittimo, è diventato un costo”. Lo denuncia Santo Tumino, presidente regionale di Fita Cna Sicilia.
“Ovviamente – aggiunge – la misura sta penalizzando le tratte da e per le isole in particolare da e per la Sicilia, mettendo in primo luogo in difficoltà i padroncini, cioè le piccole imprese. Infatti, questo balzello, inciderà esclusivamente sul trasporto perché gli armatori lo stanno scaricando sulle spedizioni intermodali e quindi sui tanti autotrasportatori che utilizzano le navi. La committenza non intende accollarselo. Pertanto una misura nata per ridurre le emissioni di CO2 è diventata un ulteriore costo solo ed esclusivamente a carico del trasporto su gomma”.
“Da una prima stima – continua Tumino – questa nuova “tassa” inciderà tra 500 e 1.000 euro a tratta. Per mitigare questo nuovo aggravio si stanno mettendo in campo diverse proposte, sia a livello nazionale che regionale, ma ad oggi non vi è nulla di concreto. Il sistema ETS nasce per fare un passo importante verso un futuro più verde e sostenibile sia per il trasporto che per la logistica, ma alla prova dei fatti viene vanificato e si sta trasformando in una ulteriore gabella. Il governo regionale non può continuare a perdersi in chiacchiere, chi fa impresa ha bisogno di soluzioni rapide e concrete”.