Durante l’audizione alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) del Senato tenutasi giovedì 16 gennaio 2025, CNA ha presentato una serie di proposte e osservazioni sul decreto Milleproroghe (DL 202/2024). L’obiettivo principale dell’ associazione è quello di garantire maggiore flessibilità e supporto alle imprese artigiane e alle PMI, in un contesto caratterizzato da difficoltà economiche e da una transizione normativa significativa.
Le proroghe richieste
Le proposte avanzate mirano a fornire sollievo amministrativo e finanziario alle imprese, con particolare attenzione ai settori più colpiti.
Ecco un riepilogo delle principali richieste:
- Fisco e piccole imprese:
- Proroga dell’esenzione IVA per gli enti associativi al 2026. Questa misura è considerata cruciale per sostenere il ruolo delle associazioni senza fini di lucro.
- Modifica delle regole sulla fatturazione elettronica per gli operatori sanitari, al fine di evitare ulteriori oneri burocratici.
2. Obbligo assicurativo per rischi catastrofali:
- Proposta di rinvio al 2026 dell’obbligo assicurativo, per consentire una migliore preparazione normativa e operativa da parte delle imprese.
3. Attività di meccatronica:
- Richiesta di proroga per le qualifiche obbligatorie delle imprese meccatroniche, offrendo più tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni.
4. Misuratori di liquidi per autoriparatori:
- Sospensione delle sanzioni fino al 2025 per semplificare gli oneri burocratici legati all’installazione e alla gestione dei misuratori di liquidi.
5. Noleggio con conducente (NCC):
- Rinvio dell’obbligo di utilizzo del foglio di servizio elettronico e delle relative sanzioni, al fine di agevolare l’adeguamento degli operatori.
6. Credito d’imposta per ricerca e sviluppo:
- Proroga dei termini per il riversamento senza sanzioni, per incentivare gli investimenti in innovazione tecnologica.
7. Bonus verde:
- Estensione della detrazione del 36% per gli interventi di sistemazione a verde anche per il 2025, per promuovere la riqualificazione ambientale.
8. Manutenzione presidi antincendio:
- Rinvio di 12 mesi per l’implementazione del sistema di qualificazione degli operatori, al fine di garantire una transizione più agevole.
9. Settore moda:
- Estensione della cassa integrazione e sospensione dei versamenti tributari per aiutare un settore in crisi.
10. Fondi interprofessionali:
- Proroga dell’utilizzo delle risorse restituite per la formazione e le politiche attive, con l’intento di migliorare le competenze della forza lavoro.
11. Obblighi di trasparenza:
- Rinvio al 2026 delle sanzioni per le imprese beneficiarie di aiuti pubblici, per consentire una migliore conformità alle nuove normative.
12. Registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI):
- Allungamento dei termini per l’iscrizione e l’adeguamento delle imprese, in modo da garantire una transizione meno onerosa.
CNA ha sottolineato come queste misure siano indispensabili per sostenere le PMI in un periodo di transizione caratterizzato da un quadro normativo complesso e da sfide economiche significative. Le richieste si inseriscono in un contesto più ampio di dialogo con le istituzioni, finalizzato a garantire che le normative siano realistiche e sostenibili per le imprese, senza compromettere la competitività del tessuto produttivo italiano.
L’audizione rappresenta un momento cruciale per far sentire la voce delle imprese artigiane e delle PMI, che costituiscono il cuore dell’economia italiana. L’adozione delle proroghe proposte potrebbe costituire un segnale importante di attenzione da parte delle istituzioni, favorendo una ripresa economica più inclusiva e sostenibile.
@cnasicilia